Tinos

L’isola di Tino si trova tra le isole di Andros e Mykonos ed è una delle isole più grandi delle Cicladi. È un’isola montagnosa, ricca di graziosi, pittoreschi villaggi di montagna e di mare. I paesi che si estendono sulle pendici di molte montagne sono in genere circondati da una ricca vegetazione e sono pieni di case tradizionali in pietra, magnificamente decorate dagli artigiani locali, costruite le une vicine alle altre e circondate da vicoletti e arcate. I villaggi di mare hanno un’architettura cicladica tradizionale e hanno conservato la loro autenticità. Sull’isola ci sono magnifiche colombaie. Tra i religiosi Tino è famosa per la sua enorme Chiesa della Vergine che ha un’icona miracolosa e il 15 agosto richiama centinaia di pellegrini. L’isola è anche conosciuta per la tradizionale lavorazione del marmo.

Nell’antichità l’isola era conosciuta col nome di Ophioussa, dal greco “ophis”, serpente, a causa della grande quantità di serpenti sul suo suolo. Era anche conosciuta col nome di Ydroussa, da “hydria”, ossia luogo d’acqua, per le sue acque abbondanti.

Secondo l’antica mitologia Poseidone divenne il protettore dell’isola e venne molto venerato per aver mandato via dall’isola i serpenti. Un’altra mitologia vede Tino essere la casa di Eolo, dio dei venti.

I primi abitanti dell’isola furono probabilmente i Fenici, seguiti dagli Ionici nel 1000 a. C. Nel VI secolo a. C. Tino venne dominata dagli Eritrei, mentre nel 490 a. C. fu sotto il dominio dei Persiani. Riguadagnò la propria libertà in seguito alla battaglia di Maratona. Nel 207 venne conquistata dai veneziani che dominarono l’isola più a lungo rispetto a tutte le altre isole delle Cicladi. Nel 1715 cadde nelle mani dei turchi e venne liberata dai greci con la Guerra di Indipendenza nel 1821.

Le tradizionali case dell’isola rappresentano un grande esempio di arte tradizionale: linee semplici e pratiche allo stesso tempo, con archi semicircolari come decorazione, chiamati “volto”, posti a metà tra il primo ed il secondo piano, con finestre e porte dipinte di blu marino o verde, con la porta principale decorata con lunette di marmo. L’intera casa è bianca e alcune decorazioni sono in ardesia e in genere adornano la parte più alta dei muri esterni così come le piccole arate sulle finestre.

L’isola ha una buona rete stradale ed il modo migliore per esplorarla è in moto o in macchina. I taxi sono disponibili a Chora ed effettuano il loro servizio in tutte le località e le spiagge principali. Durante l’estate ci sono escursioni giornaliere in barca per Delos, che partono dal porto di Chora.

Taxi Station a Chora +30 22860 22830 22470

Tino

L’aeroporto più vicino è a Mykonos, ed è ben collegato a Tino tramite traghetti e aliscafi. Tino è ben collegata alla terraferma con traghetti che partono dal Pireo e da Rafina. Il viaggio per entrambi i porti dura circa 3 ore. Ci sono anche collegamenti regolari con le altre isole dell’Egeo. Da Tino si può raggiungere Andros (1 ora e mezzo), Mykonos (40 minuti), Nasso (1 ora e mezzo), Paros (2 ore), Syros (30 minuti), Santorini (7 ore). Aliscafi collegano Tino a Mykonos in 20 minuti. Dall’isola si possono visitare le vicine isole delle Cicladi come Ios, Santorini, Kimolos, Anafi, Amorgos.

Sull’isola tanti sono i luoghi bellissimi da visitare.

Pyrgos

È una delle località più grandi e graziose, situata a 24 km a nord ovest di Chora. Ha una bellissima architettura ed una lunga tradizione scultorea. A Pyrgos c’è un’importante scuola di scultura di marmo. È anche conosciuta per essere il luogo di nascita di molti scultori.

Fatalados

A 12 km a nord est di Chora, è un paese molto antico, risalente al XV secolo, costruito ad anfiteatro di fronte al villaggio di Kechrovouni.

 Dyo Choria

A 10 km a nord est di Chora, è tra le più belle località di Tinos. Costruita ad anfiteatro, sulle pendici del Monte Exobourgo, offre una magnifica vista del mare. È un villaggio tradizionale fatto di antiche case di pietra bianche con finestre e porte colorate, stretti vicoli pavimentati e superbi archi di pietra e arcate che formano piccoli passaggi attraverso i quali la luce disegna forme magiche. Fiori dai colori brillanti ornano l’intero villaggio come ornamenti preziosi. Sulla piccola piazza del villaggio è possibile ammirare bellissime fontane.

Aranado

È uno dei villaggi più antichi di Tino, situato vicino al Monastero di Kechrovouni, a 10 km a nord est di Chora. È costruito ad anfiteatro e sul suo punto più alto la vista sul mare e sull’isola di Mykonos è spettacolare. Ha uno stile architettonico tradizionale, con gli archi medievali, le strade pavimentate, la bellissima piazza ed il labirinto di sentieri che conferiscono al luogo uno scenario molto suggestivo. Il villaggio è circondato da diverse chiese, come il Monastero di Kechrovouni e la Chiesa di San Nicolaos Vanos. A breve distanza c’è il tradizionale insediamento di Mountados.

Isternia

A 20 km a nord ovest di Chora, si trova sul lato settentrionale dell’isola ed è costruito ad anfiteatro, sulle pendici di una montagna. Il villaggio ha una lunga tradizione scultorea ed è il luogo d’origine di molti artisti famosi come Vitalis, Lamera e Sochou. Una bellissima strada pavimentata di marmo collega Isternia alla splendida spiaggia di sabbia chiamata Spiaggia Isternia.

 Monastero della Santissima Trinità

Si trova a nord est di Chora ed è circondato da una natura di assoluta bellezza.

 Colombaie

Sono costruzioni tradizionali poste su tutta l’isola di Tino. Sembrano piccole fortezze e hanno   figure geometriche come triangoli e rombi, e motivi non geometrici come alberi di cipresso e variazioni del sole, che pare attraggano le colombe. Ci sono colombaie nei pressi di Komi, di Krokos, nei pressi della località di Tarabados e Kardiani. Sebbene l’esatto numero di colombaie non sia noto, si dice che siano più di seicento. Le colombaie hanno anche influenzato così tanto  l’architettura di Tino che è possibile vedere case costruite nello stesso stile delle colombaie. La cosa particolare è che sono ben conservate e alcune di loro sono ancora in uso. Le colombaie sono capolavori unici e costituiscono il simbolo dell’isola di Tino.

Monastero di Kechrovouni

Risale al XII o all’XI secolo e si distingue per la sua architettura. Secondo la tradizione è questo il luogo dove suora Pelagia fece il sogno in seguito al quale trovò l’icona miracolosa della Vergine Maria. Il 23 giugno viene celebrata Santa Pelagia.

 Santuario di Poseidone

Uno dei santuari più importanti dedicati a Poseidone, a brevissima distanza dalla spiaggia di Kionia. Tino infatti fu l’unica isola delle Cicladi a dedicare un intero tempio a Poseidone. Oltre a lui, era molto venerata anche sua moglie, la ninfa Amfitrite. I resti di questo grande Santuario risalgono al IV secolo anche se il santuario stesso è molto più antico. Nel passato è stato usato come una specie di ospedale e la gente vi si recava per chiedere aiuto alla divinità. Il santuario venne portato alla luce tra il 1902 e il 1905 dagli archeologi belgi H. Demoulin e P. Graindor. Oltre al tempio la zona archeologica comprende bagni, altari, un’imponente stoà ed una fontana.

La Capitale dell’Isola di Tino

Tino città

Si trova sul lato meridionale dell’isola e costituisce anche il porto principale. È famosa soprattutto per la mastodontica Chiesa della Vergine Maria, che ha reso l’isola un’importante destinazione religiosa per i greci. Nella capitale vive la gran parte della popolazione dell’isola ed è sempre nella capitale che sono concentrate la maggior parte delle attività turistiche. Strada Evangelistrias, la strada più antica, è pavimentata, ha una bellissima fontana di marmo risalente al XVIII secolo e parecchie gallerie d’arte che espongono i lavori di pittori locali.

 Da vedere

Chiesa di Evangelistri

Si trova su una collina e ospita un’icona miracolosa della Vergine Maria. Secondo la tradizione la chiesa venne costruita in seguito al sogno di una suora locale del Monastero di Kechrovouni in cui la Madonna le diceva di trovare la sua casa e le mostrava un luogo particolare. Quando la suora raggiunse il luogo, nel 1823, trovò un’icona che rappresentava la Madonna nell’atto di pregare. L’icona è di stile bizantino e gli studiosi la fanno risalire al VII secolo d. C. Si pensa sia il monumento più importante della Grecia. La chiesa è dedicata all’Annunciazione della Vergine Maria e vede, ad agosto, la presenza di molti pellegrini che raggiungono la chiesa camminando in ginocchio e facendo promesse solenni alla Vergine. Siccome il percorso è ruvido viene steso un tappeto rosso che va dall’entrata della chiesa fino al porto.

Musei

Museo Archeologico

Si trova in via Megalocharis, la strada che porta alla chiesa della Vergine Maria. Espone ritrovamenti degli scavi avvenuti su tutta l’isola, sopratutto degli antichi templi di Demetra e Poseidone.

 Museo Chalepas 

Ha sede nello stesso edificio dove nacque il famoso scultore greco Pyrgos e in cui visse i suoi ultimi anni. Qui sono esposti molti dei suoi lavori così come alcuni dei sui effetti personali.

Galleria d’Arte

Ha sede in una grande stanza del complesso della chiesa della Vergine Maria. Ospita più di 100 dipinti e riproduzioni dei più famosi artisti greci ed internazionali e dipinti del Rinascimento Italiano e Ionico.

Museo dei Mestieri di Marmo

Unico nel suo genere in Grecia, ha sede in un edificio moderno e ben attrezzato. Qui è possibile vedere la storia della tecnologia del marmo, dai tempi antichi sino ad oggi. I visitatori possono vedere un’esibizione permanente che mostra strumenti di estrazione, taglio e lavorazione, tecniche di lavorazione ed una ricca collezione di bozzetti di antiche sculture di marmo. L’intero processo è mostrato anche attraverso il sistema audiovisivo, mentre una collezione di foto mostra l’uso del marmo in varie circostanze.

Museo Ecclesiastico

È stato aperto nel 1987 nella località di Arnados, vicino alla chiesa. L’esposizione consiste di antiche icone appartenenti a varie chiese dell’area, diversi oggetti ecclesiastici, antichi libri e paramenti sacri.

Tino

Spiagge

Spiagge lunghe con sabbia dorata, con sassolini, spiagge rocciose e piccole baie, acque cristalline e paesaggi deserti: chiunque visiti l’isola di Tino resta affascinato dalla bellezza e dalla calma delle sue spiagge.

 Santa Fokas

A 2 km ad est della capitale, è una delle spiagge più belle e più lunghe dell’isola. È molto vicina alla capitale e questo la rende piuttosto popolare in estate. Parte della spiaggia è organizzata con lettini per il sole ed ombrelloni, mentre la parte più grande è priva di strutture. Santa Fokas è un luogo grazioso per nuotare per le sue acque cristalline ed il suo fondale poco profondo. Lungo la spiaggia si trovano taverne di pesce così come hotel e stanze in affitto.  La strada continua verso la spiaggia di San Giovanni, a pochi chilometri ad est, mentre l’intero luogo offre una grande vista delle coste di Delo.

Agios Sostis

A 5 km ad est di Chora, è una delle spiagge più popolari di Tino ed è caratterizzata da acque cristalline, spiaggia di sabbia, taverne lungo la spiaggia.

 Kionia

A 3 km a nord ovest di Chora, è molto popolare per la sua spiaggia di sabbia e l’atmosfera calma che attrae molti turisti. Kionia è il centro turistico dell’isola. Ciò che la rende davvero interessante sono gli scavi che hanno portato alla luce il tempio dedicato a Poseidone e Amfitrite ed una necropoli.

 San Markos Kionia

A 3 km a nord ovest di Chora, ha acque blu e cristalline ed una lunga spiaggia di sabbia fine. Parte della spiaggia è organizzata con strutture.

 Kolympithra

A 14 km a nord ovest di Chora, è una spiaggia caratteristica che attrae, durante la stagione estiva, tantissimi turisti. Ha acque cristalline circondate da una ricca vegetazione ed è protetta dai forti venti.

Spiaggia Isternia

A 20 km a nord ovest di Chora, è una piccola spiaggia isolata. Attualmente è una baia protetta con, nei dintorni, alcune case estive.

 Kalivia

Si trova a 15 km a nord ovest di Chora ed è una piccola baia priva di strutture dove è possibile godere di grande relax.. La spiaggia è protetta dai forti venti ed è molto conosciuta dalle famiglie e dalle persone amanti della tranquillità. Intorno Kalivia e nelle spiagge più vicine si trovano diversi alloggi.

 Lychnaftia

A 8 km ad est di Chora, è una piccola, remota spiaggia priva di strutture ed è l’ideale per una tranquillità assoluta. La spiaggia può essere raggiunta da una strada sterrata che parte dal villaggio di Triandaros.

 Ormos Giannaki

A 15 km a nord ovest di Chora, è una grande baia con ombrelloni e lettini per il sole. La spiaggia è un misto di sabbia e ciottoli ed è un grazioso luogo per rilassarsi.

 Pachia Ammos

A 7 km ad est di Chora, è una graziosa spiaggia vicina ad Agios Ioannis Poto. Non è organizzata ed è l’ideale per nuotare.

Divertimento

A Tino Città ci sono un’ampia scelta di bar e locali notturni. Sebbene Tino sia famosa principalmente come destinazione religiosa, la vita notturna dell’isola è ricca e variegata, tutti i bar e i locali propongono musica e atmosfere piacevoli.

How to get there

L’aeroporto più vicino è naturalmente quello di Mykonos. Le due isole sono vicinissime, e il traghetto impiega solo mezz’ora tra l’una e l’altra. I collegamenti sono abbastanza frequenti, fino a un traghetto all’ora in alta stagione.

History

Originariamente Tinos era chiamato Ophiousa, perché era una terra con molti serpenti, ma anche Ydrousa, perché aveva molta acqua (questo vale ancora oggi, se pensiamo alle altre isole Cicladi). Tinos è stata popolata almeno sin dall’età del bronzo e la sua storia più importante può essere fatta risalire al periodo miceneo. La città principale dell’isola era situata sulla grande montagna di pietra di Xobourgo, il punto più difendibile di Tinos. Dal V°secolo la città si era trasferita nel luogo dell’attuale Hora. A Kionia fu costrutio il Tempio di Poseidona, dove sono ancora visibili le sue rovine. In misura minore rispetto al vicino Delos, Tinos fu un importante centro religioso durante l’era pre-cristiana e attirò molti pellegrini venuti per le cerimonie, conosciute come le cerimonie di Poseidona, che si tenevano a gennaio e febbraio. Nel terzo secolo il culto di Anfitrione, la moglie di Poseidone, divenne popolare e il tempio fu rinnovato e ampliato. Come molti altri, il tempio fu distrutto dai cristiani nel IV° secolo d.C. Durante le guerre persiane i Tiniani (abitanti di Tinos) erano sudditi dei Persiani. Un comandante di nome Panaitios Sosimeno abbandonò la flotta persiana per preparare, insieme ai Greci, la più grande battaglia navale nella storia antica e fermare l’avanzata dei persiani. Se non fosse per questo comandante, oggi potremmo parlare tutti in farsi. Tinos combatté contro i Persiani nella grande battaglia di Platea e divenne un membro dell’Alleanza di Delo prima di diventare parte degli imperi di Macedonia, Tolomei e infine i Romani nel II secolo d.C.

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