Andros

L’isola di Andros si trova in prossimità dell’isola di Tinos ed è una delle isole greche più vicine ad Atene, dalla quale dista solo un’ora e mezzo. È l’isola più settentrionale delle Cicladi e la seconda più grande dopo Nasso. È prettamente montuosa (la cima più alta è Profitis Ilias con i suoi 997 m), con ampie vallate coperte di uliveti e agrumeti. L’acqua è abbondante e ci sono sorgenti naturali in ogni angolo dell’isola, la più importante delle quali è la sorgente Sariza.

Molto attrattiva, con località tradizionali e molto pittoresche, ha una capitale fortificata, con architettura veneziana e cicladica, stretti vicoli di pietra, portici e fiori dai colori vivaci, un vero gioiello. Alcune delle località dell’isola si sviluppano lungo le pendici della montagna, tra alberi e sorgenti d’acqua e sono caratterizzate da costruzioni in pietra; altre invece sono costruite ad anfiteatro e vicino al mare, secondo la tradizionale architettura cicladica.

Altro aspetto che caratterizza l’isola sono i suoi piatti tradizionali, come i dolci e le torte. Famosa è l’ “Amigdalota”, un dolce di mandorle, simile al marzapane, e le “Kaltsounia”, delle torte dolci. Tipico è anche la produzione di formaggio, prodotto dalle massaie, la cui qualità è eccezionale.

Secondo la mitologia l’isola prende il suo nome dal nipote di Apollo, Andro.

Scavi archeologici dimostrano che Andros venne abitata durante il periodo miceneo e addirittura prima. Quando gli Ionici vennero sull’isola intorno al 1000 a. C., l’isola divenne sempre più prospera. Divenne una grande potenza marina, stabilì colonie a Chalkidiki, in Tracia e nell’Asia Minore e coniò monete proprie. Dopo le Guerre Persiane entrò in disaccordo con gli ateniesi ma in seguito divenne membro della prima e della seconda Lega Ateniese.

Nel 200 a. C. i romani attaccarono l’isola costringendo tutti gli abitanti a fuggire e a stabilirsi a Delius, in Attica, e in seguito consegnarono l’isola a Attalo, re di Pergamo. I veneziani presero Andros nel 1207 e la governarono fino al 1556, quando l’isola venne conquistata dai turchi. All’inizio del XIX secolo, Theofilos Kairis dichiarò la Guerra d’Indipendenza, marcando così l’inizio della storia recente dell’isola durante la quale Andros raggiunse il picco della sua prosperità economica, grazie anche alle sue navi.

Le case dell’isola di Andros possono essere divise in 4 categorie: vecchie case rurali,  case- torri, ville e case nuove. Le vecchie case rurali hanno un tetto piatto ricoperto di piastrelle di ceramica; le case torri, molto ben conservate, hanno da uno a tre piani, mura massicce e sono state costruite in questo modo per proteggere gli abitanti dai pirati e dagli agenti atmosferici come i forti venti; le bellissime ville sono invece state costruite durante la dominazione turca; le case di recente costruzione hanno forma quadrata, tetti con tegole di ceramica e grandi finestre con vista sul mare.

Mulini ad acqua, sorgenti d’acqua, fontane sono altri elementi dell’architettura di Andros. Muri, porte e finestre sono dipinte in diversi colori e ciò rende l’isola unica e attraente nello stile architettonico.

L’isola è dotata di una buona rete stradale. Nove autobus collegano giornalmente Gavrio a Chora. Il servizio taxi resta una delle opzioni più semplici per spostarsi nell’isola. Piccole barche partono da Batsi verso alcune delle spiagge più splendide dell’isola.

How to get there

I traghetti per Andros non partono da Atene, ma da Rafina, ed arrivano al porto di Gavrio.
Grazie al servizio degli autobus, Rafina è facilmente raggiungibile da Atene con il servizio di KTEL.
L’isola di Andros è ben collegata giornalmente con le isole di Tinos e Mykonos e con l’isola di Siros.

History

Anticamente Cari, Fenici e Cretesi occuparono l’isola. Nel quinto secolo Avanti Cristo, fu la volta dei Persiani. Andros si legò a Sparta. Nel quarto secolo l’isola è stata governata dai Macedoni e dopo di loro dai Romani. Sotto i Veneziani Andros passò un periodo di ricchezza. Nel 1537 l’isola fu occupata dai Turchi, guidati dal generale Barbarossa. Andros ha combattuto aspramente durante nella Guerra di Indipendenza scoppiata nel 1821, ed è stata liberata nove anni più tardi. Nel 1943 l’isola fu duramente bombardata dai Tedeschi.

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